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Comunicato 1 - Fase preliminare: iniziamo il cammino!

Aggiornamento: 10 mag 2023


Tortona, 08-05-2023 - Con un’emozionante cerimonia che si è svolta davanti alla Casetta delle 400 Lire, ha avuto inizio ufficialmente il XIII Capitolo Generale delle PSMC. Ogni Suora Capitolare è stata chiamata per nome e, rispondendo “Presente!”, ha fatto il suo ingresso nella porta storica della Casetta, il grembo in cui è nata la Congregazione il 29 giugno 1915.


Successivamente Madre Mabel ha rivolto alcune parole di saluto alle Capitolari ricordando il significato del “Presente!” da loro pronunciato: “L’appello non è stato solo una formalità, una semplice chiamata e una risposta detta automaticamente…. Abbiamo detto ‘Presente!’ come una rinnovata chiamata vocazionale…. Dire ‘Presente!’ è dire: ‘Eccomi Signore!’”.


Dopo queste parole di saluto e di riflessione, la Madre Generale ha dichiarato ufficialmente aperto il XIII Capitolo Generale delle Piccole Suore Missionarie della Carità.

Poi, portando la reliquia del sangue di don Orione, le Capitolari si sono dirette in processione verso il Giardino della Memoria e hanno ricordato tutti i confratelli e consorelle scomparsi durante la pandemia.


Alle 11, sempre in processione, si sono poi introdotte verso il Santuario, insieme a diversi confratelli, al Padre Generale don Tarcisio Vieira e a S.E. Mons. Guido Marini, che ha presieduto la Celebrazione Eucaristica.


All’inizio della Santa Messa, Madre Maria Mabel si è rivolta al vescovo ricordando il motto del CG: “Vivere Cristo e far vivere tutto il mondo di Cristo” che sarà di luce, di stimolo e di guida lungo il nuovo sessennio attraverso le decisioni che le Capitolari saranno chiamate a discernere e decidere per il bene della Congregazione e della Chiesa.

Più tardi, durante la sua intensa omelia, Mons. Guido ha citato alcune parole di Don Orione scritte in una lettera ai suoi religiosi: “Ogni cosa andrà bene se avrete più amore di Dio!” e più avanti nella stessa lettera: “C’è una prima carità che dobbiamo usare verso di noi: dobbiamo pregare di più”.


Mons. Marini ha sottolineato come queste due affermazioni sono tra di loro strettamente interdipendenti, perché non vi può essere più amore di Dio là dove non c’è preghiera assidua, autentica e vera. Soltanto attraverso la preghiera, lo Spirito Santo scende su di noi, abita i nostri cuori e vi immette la grandezza e la bellezza dell’amore di Dio. Il suo augurio è stato che questo si possa vivere adesso, durante i giorni del Capitolo, ma anche durante ogni tappa del nostro cammino.


L’omelia si è conclusa con l’invito a invocare lo Spirito Santo perché ci insegni, ci ricordi e ci convinca nell’amore di Dio, e con l’auspicio che questo si realizzi nella nostra vita personale e in quella della Congregazione.


Terminata la Santa Messa tutti si sono ritrovati in Casa Madre per il pranzo comunitario che si è svolto in fraternità e gioia.

Nel pomeriggio le Capitolari hanno partecipato alla Lectio orionina guidata da Sr. M. Alicja Kedziora incentrata sulla lettera di Don Orione del 17 febbraio 1926 sull’amore alla Congregazione, articolata in 15 punti che, nel contesto del Capitolo, diventa un’ulteriore conferma per “Vivere Cristo… ed essere una congregazione samaritana attraverso la testimonianza profetica di un modo nuovo di fare, di agire e di vivere”.

Dopo l’illuminazione, le Suore si sono divise in gruppi per la riflessione, la risonanza e poi la condivisione in assemblea. La giornata si è conclusa con la recita dei Vespri.


















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